Corpi incorrotti. Un anticipo del Paradiso
Su Internet si trova di tutto, ma proprio di tutto. Talora, cercando bene, si trovano persino delle cose eccezionali, sublimi. Un utente devoto, per esempio, ha collezionato decine e decine d’immagini dei corpi incorrotti di santi e sante, di beati e beate, e ne ha ricavato ben 13 filmati che regala a tutti. Parlano davvero da soli. È una vera e propria sfilata di portenti non sensazionalistici ma divini, attraverso cui la santità di mostra e si rende tangibile, vicina, confortante.
Il corpo incorrotto di un santo è infatti quanto di più bello il Cielo voglia regalarci così come la realtà più incomprensibile per un cuore inaridito. Di per sé, la conservazione intatta del corpo non è una condizione necessaria per la proclamazione della santità di una persona; nondimeno, quando c’è, e si mostra alla nostra pietà e venerazione, configura una sorte di anticipo gioioso quaggiù della risurrezione dei corpi che ci attende in ultimo lassù, una prova della logica sempre più grande e generosa con cui Dio ci parla, un accadimento meraviglioso che ci viene offerto graziosamente non per atterrirci ma per abbracciarci e accompagnarci.
Conservando tutta la sua divinità, la santità si fa in questo modo sul serio umana senza mai essere troppo umana, vicinissima pur nella sua distanza incolmabile rispetto alle nostre piccolezze, sanamente allarmante di fronte al nostro cuore che ancora si attarda nelle sue tante durezze.
Scorrete i filmati disponibili su youtube cliccando qui. È come avere i santi e le sante, i beati e le beate, accanto a noi, qui vicino, pronti a spronarci, a correggerci, a ispiraci a proteggerci, a guidarci, a consolarci. Mentre scorriamo queste belle immagini utilmente provocatorie, ricordiamoci allora di ringraziare il buon, ottimo Dio di averceli mandati così tanti e così vari i santi e le sante, i beati e le beate.
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