Autocritica masochista
di Vincenzo Sansonetti
Si definiva ‘vecchio incredulo’ il noto storico e sociologo belga Léo Moulin (1906-1996) autore di accurati testi sull’epoca medievale. Ma pur dichiarandosi agnostico riconosceva con grande onestà intellettuale il contributo decisivo della fede e della cultura cristiana alla formazione dell’Europa e alla nascita del mondo moderno, nesso oggi da molti negato.
«Date retta a me, vecchio incredulo che se ne intende: il capolavoro della propaganda anti-cristiana è l’essere riusciti a creare nei cristiani, nei cattolici soprattutto, una cattiva coscienza; a instillargli l’imbarazzo, quando non la vergogna, per la loro storia. A furia di insistere, dalla riforma sino ad oggi, ce l’hanno fatta a convincervi di essere i responsabili di tutti o quasi i mali del mondo. Vi hanno paralizzato nell’autocritica masochista, per neutralizzare la critica di ciò che ha preso il vostro posto».
A questo punto l’affondo dello studioso belga, sempre avendo come interlocutori i cattolici, criticati per la loro tiepidezza e sottomissione alle dominanti ideologie mondane di turno.
«Femministe, omosessuali, terzomondiali e terzomondialisti, pacifisti, esponenti di tutte le minoranze, contestatori e scontenti di ogni risma, scienziati, umanisti, filosofi, ecologisti, animalisti, moralisti laici: da tutti vi siete lasciati presentare il conto, spesso truccato, senza quasi discutere. Non c’è problema o errore o sofferenza nella storia che non vi siano stati addebitati. E voi, così spesso ignoranti del vostro passato, avete finito per crederci, magari per dar loro manforte. Invece io (agnostico, ma storico che cerca di essere oggettivo) vi dico che dovete reagire, in nome della verità. Spesso, infatti, non è vero. E se qualcosa di vero c’è, è anche vero che, in un bilancio di venti secoli di cristianesimo, le luci prevalgono di gran lunga sulle ombre».
La conclusione: «Ma poi, perché non chiedete il conto a chi lo presenta a voi? Sono forse stati migliori i risultati di ciò che è venuto dopo? Da quali pulpiti ascoltate, contriti, certe prediche?».
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