Un libro per il corpo a corpo

Papa Francesco opuscolodi Lorenzo Bertocchi

Questo fine settimana ero a Roma, una città, per me che vengo dai territori della Bassa guareschiana, sempre affascinante, ma anche lontana. La amo e la odio, tanto per esser chiari. Sabato di prima mattina sono passato dalle parti della Barcaccia ferita, e ho visto cosa può fare l’assurdo di quattro gatti nordici un po’ alticci. Il corpo a corpo loro lo cercano, sono lì per quello, e la partita è la solita scusa per far danni. Un amico de Roma mi dice al telefono: «Ce volevano gli ultras de la Roma e vedevi tu che la Barcaccia neanche un graffio». Ci facciamo una risata, visto che lui, tra l’altro, è della Lazio. Poi qualche sfottò calcistico me lo becco subito, io che tifo Bologna ci sono abituato a soffrire (ma adesso che l’hanno comprato gli americani, vedrai che roba…).

Il sabato scivola via e la domenica ho troppi impegni per riuscire ad essere all’Angelus e mi dispiace. Per strada però comincio ad incontrare persone con un libretto in mano, sulla copertina c’è una immagine classica delle catacombe e sul momento penso sia una delle tante guide turistiche tascabili. Poi, mentre aspetto la metropolitana, scorro le notizie sul telefono e leggo del Papa che dopo la preghiera ha fatto distribuire ai clochard un libretto intitolato “Custodisci il cuore”. Ammetto che sulle prime ho pensato a qualcosa tipo un esortazione, o altro discorso del Papa su qualche tema vario.

Poi la sorpresa. «Questo libretto – ha detto – raccoglie alcuni insegnamenti di Gesù e i contenuti essenziali della nostra fede, come ad esempio i sette Sacramenti, i doni dello Spirito Santo, i dieci comandamenti, le virtù, le opere di misericordia…». Un libretto per il popolo, come quei piccoli catechismi che andavano di moda qualche decennio fa. Ma, non solo. Si tratta di un arma impropria che, se ben usata, può diventare letale. Un arma per il corpo a corpo (la consigliamo anche agli hooligans).

All’Angelus Papa Francesco ha dato le coordinate per l’utilizzo. La “dottrina” custodisce il cuore, ha detto, perché «la Quaresima è un tempo di combattimento» e Gesù nel deserto «affrontò Satana “corpo a corpo”, smascherò le sue tentazioni e lo vinse. E in Lui abbiamo vinto tutti, ma a noi tocca proteggere nel nostro quotidiano questa vittoria». Lo dobbiamo fare frequentando le Scritture e con la “dottrina”. Quella semplice del libretto, ma che riempie il cuore.

Ci sono 34 domande per l’esame di coscienza, una pratica sempre più in disuso e, invece, fondamentale per il “corpo a corpo”. C’è il credo apostolico e ci sono i cinque precetti generali della Chiesa. Ci sono il visitare ed assistere gli ammalati e l’ammonire chi sbaglia delle opere di misericordia corporale e spirituale. Le beatitudini ovviamente non potevano mancare.

«L’umanità ha bisogno di giustizia, di pace, di amore – ha detto il Papa – e potrà averle solo ritornando con tutto il cuore a Dio, che è la fonte di tutto questo. Prendete il libretto, e leggetelo tutti». Mi ha fatto felice questo Angelus e questo libretto, il Papa è diretto, semplice, vicino alla gente che ha bisogno di armi efficaci per affrontare la battaglia quotidiana. E ha bisogno di riferimenti chiari, precisi. Che la domenica e le feste si deve andare a Messa, perché Dio viene prima di tutto, che bisogna confessarsi, esaminarsi, vincere lo spirito del male. Che c’è un solo Dio, e non rubare, non desiderare la donna d’altri. Ama Dio con tutto te stesso e allora anche gli altri non potrai che amarli allo stesso modo. L’abc, senza tanti fronzoli.

Ripasso dalle parti di Piazza di Spagna e vedo che qualcuno ha messo un fiore sul monumento sfregiato. Entro in una delle tante chiese di Roma e accendo una candela, recito una prece. Perché possa vincere il mio “corpo a corpo” e la Chiesa mi aiuti insegnandomi ancora l’abc. Altrimenti, altro che Barcaccia.

tratto dal quotidiano “La Croce”

 

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